al***** ********li
ottima la velocità di consegna
alla prova decisamente positivo il parere sulla brillantezza del suono e la dinamica del segnale . Anche con piccole casse senza pretese ottimo il risultato.
Accattivante l'estetica e veramente micro le dimensioni !
Ti***** **ia
Da tempo volevo provare il t amp: occasione l'arrivo del nuovo bimbo che smanaccia il mio impianto principale. Stufo di togliere residui di minestrina dall'ampli decido che è ora di cambiargli posto. Nel frattempo per non rimanere "al buio" decido di fare questo folle acquisto da collegare ad un ipod per mezzo di una dock della project, diffusori Proac. Per i cablaggi ho usato quelli a corredo della confezione.
Veniamo al dunque: come già detto in diverse recensioni il primo approccio è disarmante vedere questa scatoletta plasticosa che prende il posto del mastodontico pre e finale fa un certo effetto...il suono: calmiamoci con gli entusiasmi, prima di buttare alle ortiche tutti gli ampli sotto i 1000 €!! La scatoletta suona, e lo fa bene la riproduzione appare fedele, le voci distinte e cristalline (forse un po lento), buona la dinamica la scena appare credibile forse varrebbe la pena provare un pre , ma verrebbe meno il discorso dell'economicità. Sicuramente un po di potenza in più non guasterebbe. Concludendo se pensate che avete sborsato 69 euro ( gli ultimi miei connettori a banana costavano di più) credo che le cinque stelle siano più che meritate sicuramente da provare come impianto secondario.
Ripetitivi ma d'obbligo i complimenti a playstereo per l'impeccabilità del servizio.
Elix
Al***** ***ni
Prima di tutto vorrei segnalare l'ottimo servizio offerto da playStereo e da Silvia Gallitto, nulla da eccepire in fatto di cortesia, velocità e informazioni, neppure 2 giorni sono trascorsi tra il momento dell'ordine e quello in cui ho ricevuto il delizioso pacchetto.
Non starò a ripetere qui i dettagli tecnici e la qualità offerta da questo amplificatore piccolo nelle dimensioni ma grande nel creare un ambiente sonoro estremamente ricco, dettagliato e rifinito. E' un vero piacere ascoltarlo e lasciarsi trasportare tra le infinite sfumature allo stesso tempo delicate ed accurate.
Lo alterno al mio vecchio Arcam Alpha 7, molto British e dal suono vellutato, 2 paesaggi sonori diversi ma entrambi estremamente piacevoli da ascoltare con le mie Arbour 5.20. Sì, è vero la potenza di questo Trends Audio non è molta, ma se il vostro intento è quello di assaporare la volstra musica preferita ed esserne così presi da dimenticare il tempo, allora non fatevi mancare questo piccolo ma grande compagno che non mancherà di darvi grandi soddisfazioni.
Un grazie anche a TNT-AUDIO che mi ha fatto conoscere questo piccolo delizioso amico...
ma****** ********ia
Sembra superfluo ripetersi, ma l' applicazione dei piedini fo'q 53 tra i miei diffusori (bookshelf) e i loro supporti ( situazione in cui in precedenza avevo adottato solo degli adesivi smorzanti generici) ha fatto di nuovo centro !!!
Semplicemente straordinario, e chiaramente rilevabile ( e non lo credevo) anche la differenza tra i due "versi" nel posizionamento del piedino.
Difficile, per un non conoscitore delle procedure di fabbricazione e dei segreti insiti nel materiale, giustificare risultati così diversi, ma nel mio caso è stato proprio così.
Ho chiaramente preferito il posizionamento con il lato liscio aderente al diffusore, mentre quello zigrinato è a contatto con il basamento : il suono è molto più completo, equilibrato e la scena più profonda, mentre nella configurazione inversa, con la parte zigrinata a contatto con il diffusore, tende ad asciugarsi un filo di troppo, pur in un contesto che resta di miglioramento evidente.
Dire che si tratta di un accessorio straconsigliato, e dal rapporto efficacia-prezzo straordinario mi sembra scontato.
Bravi a tutti, ancora una volta.
da***** **zi
Ottimo prodotto al prezzo giusto. Fa guadagnare quei 6/7 db ai lettori con limitazione EU del volume (tipo sony). Ora ho un 3-4 tacche in più di goduria. In più enfatizza e ammorbidisce le basse freq. Consumo batteria ancora da verificare...
Consegna e imballo impeccabili.
Ma*** **gi
Desidero ringraziare tutto il team Playstereo per l'ottimo e competente lavoro svolto,ringraziandolo di nuovo per un buon cavo di connessione aggiunto ,(compreso nel prezzo). Alimentatore ottimo ad un prezzo più che buono.
Gi****** ****no
L'amplificatore svolge benissimo il suo compito. Il servizio offerto da playstereo è stato impeccabile!!
al** *****ni
Il Tellurium Q black ( bilaciato ) è veramente un buon cavo, dedicato a chi la musica la ascolta dal vivo, nelle sale da concerto e nei teatri.

Inserito in un impianto ( valvolare Audioresearh-Ps audio- casse Linn Akurate 242) come cavo bilanciato di interconnessione fra Convertitore e Preamplificatore, riesce a evidenziare molti dettagli di ambienza , riuscendo a rendere più 3D la compagine strumentale. Senza alcuna forzatura artificiale . Ho provato altri cavi amercani molto costosi,( 5 o 6 volte superiori di prezzo ) ma rilevo che le differenze sono pochissime a leggerissimo svantaggio del Tellurium. ( e spiegherò il perché)
Il Tellurium ha un rapporto qualità prezzo ECCEZIONALE ! Ma il Tellurium sia avvale di una timbrica ragguardevole e di una dinamica realistica , con strumenti come il pianoforte , gli ottoni , la grancassa e rulli di timpani ( mai strappati ).Ottimo per gli strumenti a plettro ! Con dedizione ottima sulle voci umane, delle quali si pescepiscono tutte le rugosita e gli smorzamenti dei fiati con spontaneità.

Buona, ma non ottima, la resa resa su strumenti che vanno sopra i 12/13 herzt. Mentre le acute , le medie godono di una nettamente maggiore precisione.

Un cavo mai affaticante, con note gravi granitiche, senza mai essere slabbrate o invadenti, che già dopo 25 ore di collaudo, mi spinge a parlare e scrivere bene di lui.!

Immagino dopo un rodaggio oltre le 100 ore , che la resa sulle fraquenze acutissime , si apra di un tantino.

Basterebbe per competere alla pari con cavi " blasonati " da 2500/3000 euro .

Complimenti, sono molto sottisfatto

aldo p. - firenze
al** *****ni
Un Cavo pensato per la MUSICA
Il Tellurium Q black ( bilanciato XRL) è veramente un buon cavo, dedicato a chi la musica la ascolta dal vivo, nelle sale da concerto e nei teatri. Inserito in un impianto ( valvolare Audioresearh-Ps audio- casse Linn Akurate 242) come cavo di interconnessione fra Convertitore e Preamplificatore, riesce a evidenziare molti dettagli di ambienza , riuscendo a rendere più 3D la compagine strumentale. Senza alcuna forzatura artificiale . Ho provato altri cavi amercani molto costosi,( 5 o 6 volte superiori di prezzo ) ma rilevo che le differenze sono pochissime , anche se a leggerissimo svantaggio del Tellurium. ( e spiegherò il perché)
Il Tellurium ha un rapporto qualità prezzo ECCEZIONALE ! Il Tellurium sia avvale di una timbrica ragguardevole e di una dinamica assai realistica , con strumenti come il pianoforte , gli ottoni , la grancassa e rulli di timpani ( mai strappati ).Ottimo per gli strumenti a plettro ! Godibilissimo ! Possiede una dedizione ottima sulle voci umane, delle quali fa percepire tutte le rugosità e gli smorzamenti dei fiati con spontaneità.
Molto buona, ma non ottima, la resa su strumenti che vanno sopra i 12/13 Kilo-hertz. Mentre le soltanto acute , le medie godono di una nettamente maggiore precisione. Un cavo mai affaticante, con note gravi granitiche, materiche, senza mai essere slabbrate o invadenti.
Già dopo 25 ore di rodaggio, l'ascolto mi spinge a parlare e scrivere bene di lui.! Immagino dopo un rodaggio oltre le 100 ore , che la resa sulle frequenze acutissime , si apra di un tantino. Basterebbe questo perché il Tellurium Q, possa competere alla pari con cavi " blasonati " da 2500/3000 euro . Complimenti,allo staff dei costruttori, sono molto sottisfatto

aldo p. - firenze
si******* ***es
Servizio di Playstereo impeccabile, spedizione velocissima.
Il Dac è molto buono per il prezzo, il suono è limpido e molto "musicale". La costruzione è molto solida, forse solo dalla qualità del jack si evince la natura comunque economica del prodotto, ma se non usate dei cavi per cuffie "pesanti" non dovrebbero esserci problemi.
Ah, l'amplificatore per cuffie ha potenza da vendere... :)
Fi******* ********ne
A meno di 24 h. dall'ordine ho ricevuto il pacco... Estrema professionalità, cortesia, e competenza da parte dello staff....Complimenti veramente.
Purtroppo a causa di impegni lavorativi non ho potuto testare l'ampli, ma posso garantire che l'apparecchio è di ottima fattura, ben corredato di accessori, ed esteticamente molto valido...
Fra qualche giorno vi comunicherò le mie impressioni d'uso.
Grazie ancora.
14 Years  fa
Gi****** ****** *****li
La rapidità e l'efficienza del servizio clienti di play stereo sono sorprendenti. Ordine fatto nel primo pomeriggio, il mattino dopo mi chiama il corriere alle otto in punto per la consegna.
Il mobile è ben imballato in due cartoni per separare i piani d'appoggio dai supporti verticali; finitura in legno vivo (stesso aspetto delle heresy nere) solido e pesante, a questo prezzo difficile trovare di meglio!
Ma***** *****la
Ne ho comprati due, in tempi diversi. La qualità generale è piuttosto buona, anche se le tolleranze di lavorazione non sono altissime e i due non sono perfettamente identici.
Esteticamente fa un'ottima figura - è un mobile, dopo tutto - e acusticamente mi sembra eccellente.
La spedizione, in entrambi i casi, è stata velocissima e i costi estremamente ragionevoli. Buon imballo, sono decisamente soddisfatto e del prodotto e del servizio.

Massimo B.
Gi****** *****ce
Complimenti come al solito per il servizio
il pacco è arrivato ieri ma ho potuto montare il tutto solo oggi.
grazie al trimmer ho settato il voltaggio a poco più di 12v,
12,30 per l'esattezza e collegato al superpro 707 ( il cavo che
mi avete fornito è perfetto )
il miglioramento con i dac è enorme , devo ancora provarlo
con l'ampli.
grazie ancora
alla prossima
Lu** **va
Un vero "coltellino svizzero" per la cura dello stilo!!! Davvero un ottimo prodotto!
E non posso esimermi dal fare ancora una volta i complimenti per l'eccezionale professionalità mostrata costantemente dallo staff di Playstereo. Siete una sicurezza.

Luca Fava
En**** *****no
..dopo 10 anni ho provato a cambiare la ortofon OM5 del mio pro-ject Debut II, semplicemente eccezionale il salto qualitativo! separazione dei canali, gamma dinamica, dettaglio, focalizzazione degli strumenti...Grado batte Ortofon 10 a 0
14 Years  fa
Lu** ******** ****zi
… e per completare il sistema a monte ci sta un glorioso (modo elegante per dire vecchio!) Denon 2900 multistandard; a valle troviamo due diffusori da pavimento monovia con trasduttori ATD da 16, cm caricati in bass-reflex, di medio-alta efficienza.

Certamente i più “adepti” avranno notato che ho citato due volte il Burson ed in particolare che considero la sezione DAC USB interna come apparecchiatura a se stante. E’ proprio da qui che inizio a stendere alcune note, spero per voi utili, sull’impianto che ho… ricostruito. Questa sezione DAC non deve essere considerata un’aggiunta “commerciale” per rendere più appetibile il pre – ampli cuffia: è un DAC molto musicale e dopo pochi istanti di ascolto ha sostituito definitivamente la sezione di conversione del Denon sia per i CD sia per la riproduzione dei DVD-Audio acquistati ovvero ottenuti “solidificando” la musica liquida HD presente in rete. Solo la conversione del protocollo DSD dei SACD continua ad essere svolta dal vecchiotto,,, e lo fa ancora bene! Si accede al DAC anche attraverso la porta USB e i risultati ottenuti in abbinamento a Foobar2000/WASAPI sono notevoli: il Concerto per Pianoforte e Orchestra ormai simbolo di Grieg, campionato a 96KHz/24bit è un esempio palese di musicalità e realismo raggiungibili dal sistema.

Considerando invece il poliedrico Burson come pre abbinato ai KingRex posso affermare che il connubio è vincente. Il T20 da solo è un buon amplificatorino e la PSU (consigliatissima) rende il messaggio sonoro più sostanzioso e materico. Quando però aggiungiamo il Burson allora siamo davanti ad una vera e propria trasformazione: la spazialità della scena aumenta indistintamente sui tre assi, il suono fluisce senza il minimo accenno di sforzo, acquistando naturalezza e coerenza armonica. E’ un processo di maturazione che è evidente se si parte dal solo T20 per poi aggiungere la PSU, il Burson e la sezione DAC. Si ottiene un equilibrio incredibile e un realismo che mai, nel mio ambiente domestico, ho potuto apprezzare. Il palco virtuale è stabile senza sfarfallii con una precisa messa a fuoco… eppure i musicisti non appaiono “inchiodati” in una posizione puntiforme e surreale. Naturalezza ho detto e non intendo: suono forzatamente eufonico, privo di dinamica e di ritmo: non intendo quel suono opaco che fa il verso a valvolari di pessima fattura. Ho passato ore ad ascoltare di tutto: dai variopinti lavori del Pat Metheny Group ai concerti per Fortepiano di Mozart, accompagnati da quel capolavoro che è il Concerto per Clarinetto Basson addomesticato dal talento di Anton Pay. Se poi ascoltiamo il SACD Telarc del trio Peterson/Brown/Jackson allora la matericità dell’evento porta a riflessioni amare perché è palese che il formato DSD è di gran lunga superiore al PCM anche se a 192KHz – 24bit… ma questo è un mio personalissimo parere.
Ho passato sei mesi in compagnia di questa catena e solo ora pubblico questi appunti perché temevo fossero dettati dall’entusiasmo adolescenziale della novità, ma dopo questo tempo penso non sia così.
E’ un sistema per ambienti domestici di 30 o poco più mq. Se avessi un salone Hi-End dedicato, con tappeti, trappole acustiche ecc… certamente volgerei lo sguardo altrove; se l’obiettivo è ottenere una riproduzione naturale, realistica e al contempo emozionante in un normale appartamento, con una spesa terrestre e oculata, allora l’abbinamento va considerato.

Se i familiari occupano la stanza dove ascolti musica, oppure si fa tardi, il Burson occupa il posto che natura gli ha riservato e in abbinamento alla cuffia Tesla beh…. si fanno le ore piccole. Certamente l’ascolto in cuffia permette di apprezzare dettagli e sfumature impossibili per due diffusori obbligati a suonare in un ambiente non controllato: la profondità del basso e la sua ricchezza armonica sono da record. La particolare conformazione della Tesla evita di avere il suono in testa anche se non possiamo parlare di vera ricostruzione ambientale ma di un tentativo riuscito di “distribuzione” spaziale. Dettagli, mimicrodinamica, senso del ritmo, mano di velluto ove occorre e guizzo dinamico al giusto posto… questo si ottiene dall’accoppiata Tesla/Burson. Certo, manca la fisicità dell’evento ma il risultato è di alto livello e poco dopo ho destinato le mie due precedenti cuffie (di pregio) al mercatino dell’usato…

Sono molto soddisfatto e lo avete capito, per vari motivi fra cui la consulenza pre vendita del Dott. Ventura e la tempestiva spedizione del materiale. Anche ricevere la Beyerdynamic nel suo cofanetto di alluminio e non nel cartone è stato veramente piacevole. Un plauso alla confezione del Burson contenente tutti i cavi di collegamento necessari e di fattura molto più che decorosa. Stesso plauso agli imballi dei KingRex in barba al loro prezzo contenuto.
Unica amarezza è vedere i vecchi componenti del mio impianto giacere in cantina e ancor più dolente è considerare quanto ho speso per acquistarli.
Forse qualche produttore Hi-End dovrebbe farsi un bel esame di coscienza…

Lo Speziale
14 Years  fa
Lu** ******** ****zi
… e per completare il sistema a monte ci sta un glorioso (modo elegante per dire vecchio!) Denon 2900 multistandard; a valle troviamo due diffusori da pavimento monovia con trasduttori ATD da 16, cm caricati in bass-reflex, di medio-alta efficienza.

Certamente i più “adepti” avranno notato che ho citato due volte il Burson ed in particolare che considero la sezione DAC USB interna come apparecchiatura a se stante. E’ proprio da qui che inizio a stendere alcune note, spero per voi utili, sull’impianto che ho… ricostruito. Questa sezione DAC non deve essere considerata un’aggiunta “commerciale” per rendere più appetibile il pre – ampli cuffia: è un DAC molto musicale e dopo pochi istanti di ascolto ha sostituito definitivamente la sezione di conversione del Denon sia per i CD sia per la riproduzione dei DVD-Audio acquistati ovvero ottenuti “solidificando” la musica liquida HD presente in rete. Solo la conversione del protocollo DSD dei SACD continua ad essere svolta dal vecchiotto,,, e lo fa ancora bene! Si accede al DAC anche attraverso la porta USB e i risultati ottenuti in abbinamento a Foobar2000/WASAPI sono notevoli: il Concerto per Pianoforte e Orchestra ormai simbolo di Grieg, campionato a 96KHz/24bit è un esempio palese di musicalità e realismo raggiungibili dal sistema.

Considerando invece il poliedrico Burson come pre abbinato ai KingRex posso affermare che il connubio è vincente. Il T20 da solo è un buon amplificatorino e la PSU (consigliatissima) rende il messaggio sonoro più sostanzioso e materico. Quando però aggiungiamo il Burson allora siamo davanti ad una vera e propria trasformazione: la spazialità della scena aumenta indistintamente sui tre assi, il suono fluisce senza il minimo accenno di sforzo, acquistando naturalezza e coerenza armonica. E’ un processo di maturazione che è evidente se si parte dal solo T20 per poi aggiungere la PSU, il Burson e la sezione DAC. Si ottiene un equilibrio incredibile e un realismo che mai, nel mio ambiente domestico, ho potuto apprezzare. Il palco virtuale è stabile senza sfarfallii con una precisa messa a fuoco… eppure i musicisti non appaiono “inchiodati” in una posizione puntiforme e surreale. Naturalezza ho detto e non intendo: suono forzatamente eufonico, privo di dinamica e di ritmo: non intendo quel suono opaco che fa il verso a valvolari di pessima fattura. Ho passato ore ad ascoltare di tutto: dai variopinti lavori del Pat Metheny Group ai concerti per Fortepiano di Mozart, accompagnati da quel capolavoro che è il Concerto per Clarinetto Basson addomesticato dal talento di Anton Pay. Se poi ascoltiamo il SACD Telarc del trio Peterson/Brown/Jackson allora la matericità dell’evento porta a riflessioni amare perché è palese che il formato DSD è di gran lunga superiore al PCM anche se a 192KHz – 24bit… ma questo è un mio personalissimo parere.
Ho passato sei mesi in compagnia di questa catena e solo ora pubblico questi appunti perché temevo fossero dettati dall’entusiasmo adolescenziale della novità, ma dopo questo tempo penso non sia così.
E’ un sistema per ambienti domestici di 30 o poco più mq. Se avessi un salone Hi-End dedicato, con tappeti, trappole acustiche ecc… certamente volgerei lo sguardo altrove; se l’obiettivo è ottenere una riproduzione naturale, realistica e al contempo emozionante in un normale appartamento, con una spesa terrestre e oculata, allora l’abbinamento va considerato.

Se i familiari occupano la stanza dove ascolti musica, oppure si fa tardi, il Burson occupa il posto che natura gli ha riservato e in abbinamento alla cuffia Tesla beh…. si fanno le ore piccole. Certamente l’ascolto in cuffia permette di apprezzare dettagli e sfumature impossibili per due diffusori obbligati a suonare in un ambiente non controllato: la profondità del basso e la sua ricchezza armonica sono da record. La particolare conformazione della Tesla evita di avere il suono in testa anche se non possiamo parlare di vera ricostruzione ambientale ma di un tentativo riuscito di “distribuzione” spaziale. Dettagli, mimicrodinamica, senso del ritmo, mano di velluto ove occorre e guizzo dinamico al giusto posto… questo si ottiene dall’accoppiata Tesla/Burson. Certo, manca la fisicità dell’evento ma il risultato è di alto livello e poco dopo ho destinato le mie due precedenti cuffie (di pregio) al mercatino dell’usato…

Sono molto soddisfatto e lo avete capito, per vari motivi fra cui la consulenza pre vendita del Dott. Ventura e la tempestiva spedizione del materiale. Anche ricevere la Beyerdynamic nel suo cofanetto di alluminio e non nel cartone è stato veramente piacevole. Un plauso alla confezione del Burson contenente tutti i cavi di collegamento necessari e di fattura molto più che decorosa. Stesso plauso agli imballi dei KingRex in barba al loro prezzo contenuto.
Unica amarezza è vedere i vecchi componenti del mio impianto giacere in cantina e ancor più dolente è considerare quanto ho speso per acquistarli.
Forse qualche produttore Hi-End dovrebbe farsi un bel esame di coscienza…

Lo Speziale
Lu** ******** ****zi
… e per completare il sistema a monte ci sta un glorioso (modo elegante per dire vecchio!) Denon 2900 multistandard; a valle troviamo due diffusori da pavimento monovia con trasduttori ATD da 16, cm caricati in bass-reflex, di medio-alta efficienza.

Certamente i più “adepti” avranno notato che ho citato due volte il Burson ed in particolare che considero la sezione DAC USB interna come apparecchiatura a se stante. E’ proprio da qui che inizio a stendere alcune note, spero per voi utili, sull’impianto che ho… ricostruito. Questa sezione DAC non deve essere considerata un’aggiunta “commerciale” per rendere più appetibile il pre – ampli cuffia: è un DAC molto musicale e dopo pochi istanti di ascolto ha sostituito definitivamente la sezione di conversione del Denon sia per i CD sia per la riproduzione dei DVD-Audio acquistati ovvero ottenuti “solidificando” la musica liquida HD presente in rete. Solo la conversione del protocollo DSD dei SACD continua ad essere svolta dal vecchiotto,,, e lo fa ancora bene! Si accede al DAC anche attraverso la porta USB e i risultati ottenuti in abbinamento a Foobar2000/WASAPI sono notevoli: il Concerto per Pianoforte e Orchestra ormai simbolo di Grieg, campionato a 96KHz/24bit è un esempio palese di musicalità e realismo raggiungibili dal sistema.


Se i familiari occupano la stanza dove ascolti musica, oppure si fa tardi, il Burson occupa il posto che natura gli ha riservato e in abbinamento alla cuffia Tesla beh…. si fanno le ore piccole. Certamente l’ascolto in cuffia permette di apprezzare dettagli e sfumature impossibili per due diffusori obbligati a suonare in un ambiente non controllato: la profondità del basso e la sua ricchezza armonica sono da record. La particolare conformazione della Tesla evita di avere il suono in testa anche se non possiamo parlare di vera ricostruzione ambientale ma di un tentativo riuscito di “distribuzione” spaziale. Dettagli, mimicrodinamica, senso del ritmo, mano di velluto ove occorre e guizzo dinamico al giusto posto… questo si ottiene dall’accoppiata Tesla/Burson. Certo, manca la fisicità dell’evento ma il risultato è di alto livello e poco dopo ho destinato le mie due precedenti cuffie (di pregio) al mercatino dell’usato…

Sono molto soddisfatto e lo avete capito, per vari motivi fra cui la consulenza pre vendita del Dott. Ventura e la tempestiva spedizione del materiale. Anche ricevere la Beyerdynamic nel suo cofanetto di alluminio e non nel cartone è stato veramente piacevole. Un plauso alla confezione del Burson contenente tutti i cavi di collegamento necessari e di fattura molto più che decorosa. Stesso plauso agli imballi dei KingRex in barba al loro prezzo contenuto.
Unica amarezza è vedere i vecchi componenti del mio impianto giacere in cantina e ancor più dolente è considerare quanto ho speso per acquistarli.
Forse qualche produttore Hi-End dovrebbe farsi un bel esame di coscienza…

Lo Speziale
Mi***** ***is
Dopo circa 100 ore di ascolto posso dire che questo mini amplificatore è incredibile. Più piccolo di un pacchetto di sigarette, regala un'ottima esperienza d'ascolto, che, a quanto ho letto, dovrebbe solamente migliorare col passare del tempo. Pilota senza grossi problemi le HD650.

Acquisto senz'altro consigliato.

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