Per ora ho solo messo queste sottopunte senza avere nessun cono sotto i miei diffusori, e già ho ottenuto un piccolo incremento percepibile di prestazioni sui bassi profondi, più intensi e dettagliati.
Buonasera!
Pocche setttimane fa ho scoperto l'esistenza di questo piccolo ampli T-amp conosciuto in tutto il mondo. Ho letto le prove fatte su TNT-AUDIO e devo dire che sono rimansto meravigliato da ciò che dicevano della qualità sonoro. cosi ho deciso di comprarlo insieme ad un paio di ottime I.L. le Tesi 260. Le casse con l'amplificatore mi è arrivato proprio oggi pomeriggio e in serata ho avuto modo ti provarle. Ancoro devo rodare sia le casse che l'ampl. Devo dire che il suono è fantastico senza fruscii o rumori di vario genere. La qualità è buona nonostante ancora sono da rodare. Volevo ringraziare PlayStereo per la serietà. Indiana Line Tesi 260 è T-amp Sonic impact gen2 si accoppiano in maniera perfetta.
Fonte: macbook pro, DAC beresford tc-7520, cuffia Sennheiser HD800.
Il riferimento è il buon X-cans V1.
Premetto che si tratta di acquisti recenti.
Le caratteristiche che differenziano il Burson dal X-Can sono la spazialità, la definizione negli acuti, la dinamica, ovviamente a vantaggio del Burson.
SUlla costruzione, sulla solidità non posso che confermare. Cercavo un ascolto di riferimento e sono decisamente contento. Il mio personale problema è che ora ho l'orecchio viziato da un ascolto a mio parere di grande qualità e altre fonti ormai sono diventate ripiego.
Ottimo anche sulla fatica d'ascolto, sedute lunghe senza problemi. Unico neo, il cavo elettrico ha la terminazione per le spine australiane, ma nulla vieta di inserire una spina tripolare italiana evitando i cavi preformati con spina tedesca.
Avevo già acquistato un annetto fa alcune confezioni di prodotti smorzanti fo Q, applicandoli sugli chassis delle elettroniche e dei diffusori, con gli ottimi risultati di cui ho già riferito in altro commento.
Recentemente ho cambiato amplificatore, passando ad un integrato ibrido di notevole qualità e di elevato peso (più di 40 kg). Si tratta quindi di un prodotto già notevolmente ingegnerizzato e su cui di certo non sono mancati ricerca e sperimentazione. Ho provato a sostituire i piedini originali con altri a funzionamento sia accoppiante che disaccoppiante ( molle, punte ecc...) per vedere se le cose miglioravano o peggioravano.
Le differenze erano avvertibili, ma non del tutto convincenti: alcuni parametri audio miglioravano, altri peggioravano, tanto che alla fine avevo deciso di lasciare i piedini originali. Ricordandomi del buon effetto del nastro smorzante foQ ho voluto fare una prova con il foQ g53, che mi pareva il più adatto a sopportare il notevole peso.
Bene , l'effetto è stato straordinario, confermando la bontà del prodotto.
Non ho trovato alcun parametro che peggiorasse dopo avere applicato i dischetti G53 sotto i piedini : al contrario è chiaramente aumentata l'intelleggibilità di tutti gli strumenti, nei brani orchestrali, anche in quelli più complessi, e anche la timbrica è ancora più naturale e credibile, sembra quasi che l'impianto suoni più forte.
Aumentati la chiarezza e la trasparenza, ma il suono è rimasto, come piace a me, morbido e non affaticante.
Ad un prezzo più che onesto (un terzo o un quarto dei piedini che avevo provato), ho avuto risultati decisamente migliori, tanto che ovviamente ora non penso neanche lontanamente a toglierli.
Consigliatissimi !! : complimenti sia al produttore che al distributore che li ha saputi scovare, si tratta, per la mia esperienza, di prodotti di assoluta eccellenza.
Salve,
Con mia sorpresa il girno dopo mi è arrivato l'alimentatore vi ringrazio per la tempestività. Ora ho un alimentatore serio per pilotare il T-Preamp e il T-Amp, se voglio.
Vi ho conosciuto per caso, comunque da voi ho trovato tutto quello che mi serviva. Siete dei mestieranti....Grazie!!!
Avevo provato a collegare il mio MacBook all'impianto hi-fi, ma con risultati piuttosto deludenti. Un giorno leggo su TNTAudio la prova d'ascolto del Trends Audio UD-10: secondo quell'articolo, era possibile coniugare la innegabile praticità del computer come sorgente audio con la qualità del suono offerta da un lettore CD di buon livello. Mi decido così ad acquistare presso PlayStereo il DAC USB in questione. La prima piacevole sorpresa l'ho avuta nel constatare l'efficienza e la cortesia del Servizio Clienti di PlayStereo. La seconda piacevole sorpresa è arrivata nel momento in cui, ricevuto il DAC USB, l'ho collegato al computer e all'impianto hi-fi (amplificatore Harman/Kardon e diffusori JBL): stavolta ci siamo, il risultato è eccellente! L'articolo su TNTAudio diceva la verità, Trends Audio UD-10, ora UD-10.1, è un ottimo prodotto che mi sento di consigliare vivamente. Un ringraziamento speciale al Servizio Clienti di PlayStereo.
Sono oramai tre mesi che convivo con questo gioeiellino.
L' ho comprato, inizialmente per quel che offriva il suo progetto, una valvola che raddrizza la corrente in entrata e uno stadio mosfet in classe A che praticamente amplifica il segnala della stessa visto l' esiguo numero di componenti in mezzo. Una manna dico io !
Tra i malati delle valvole c'e' sempre la solita domanda ….. "ma tu ascolti la valvola o la musica??" ecco io sono quello dei primi!!!
Più' seriamente, trovo l' amplificazione a valvole una cosa estremamente pratica, poiché' in funzione della catena si può realmente cambiare il carattere del dispositivo in questione senza rimanere legati "all' assolutezza" timbrica del dispositivo a mosfet.
Detto questo, posso solo dire che la recensione di TNT audio è assolutamente combaciante con ciò che mi sono ritrovato io per le mani ma …….
Mi chiedo perchè mai non abbia provato altre valvole con il gingillo visto che tra l' altro ne ha solo una!
In effetti la 6H23n fornita di serie nella versione SE è una buona valvola, ma io l' ho trovata piatta … intendiamoci, non che non faccia bene il suo lavoro, ma…. vogliamo vedere se si sente veramente suonare la valvola e basta ?
Gli amici sono sempre gli amici, grazie a loro mi ritrovo nel giro di due ore una Sylvania 5814A e una
EI 6DJ8.
Presi ormai dalla sfida decidiamo di alimentarle a 12V anziché 16.5 come indica il manuale.
Il risultato ? signori ….. veramente c'e' da rimanere di stucco.
La 5814A dopo un oretta tira fuori il meglio di se, il suono è caldo le voci e gli strumenti sono saldi, nitidi.
Working Man Blues di Chris Barber e la sua band dal vivo è li, ci sono tutti gli strumenti unico neo il "fuoco"
della sorgente musicale è un po troppo stretto.
Secondo me è questo li il limite del PA, nello stadio di amplificazione finale, forse mettendoci le mani …..
Con la EI 6DJ8 la cosa cambia radicalmente e accidenti se cambia!
Tutto adesso respira di più e le alte sono molto più nitide meno setose, le voci sono un pelino indietro (sempre il limite dei mosfet)ed il basso al di sotto dei 100Hz è vivo, ma che diavolo ci diciamo! è questa la caratteristica di queste due valvole!
Conclusioni, Trovo questo giocattolino veramente versatile.
Direi sia orientato ad una utenza che cerca la giusta "personalizzazione" della voce del' impianto.
Per contro presenta un palcoscenico lggermente ristretto (ma insomma per quello che lo paghi è pure troppo!!!)
Nota dolente la componentistica: i trimmer di regolazione del guadagno della valvola sono decisamente poveri!!!! dopo un paio di regolazioni sono praticamente saltati!
Il potenziometro emette un sospettoso fruscio sul canale sinistro (stesso difetto riportato da TNT), cambiatelo, il potenziometro è fondamentale nel' attenuazione del segnale.
N.B. dopo aver cambiato i succitati compenenti le cose sono cambiate e pure parecchio!!!!! ……
ma la recensione "deve" riferirsi al prodotto "as is".
Velocissimi con la spedizione.
Comunque inizio ha collegare il B. al pc tramite USB, inserisco il primo cd (vecchio di Ennio Morricone 1989) e noto dei ronzii in cuffia controllo muovendo il cavo usb e il jack della cuffia
(sennheiser HD595) niente il ronzio persiste rimango un pò perplesso allora decido di cambiare cd vado al top e metto musica particolare della cybertrack virtual audio project (dolby surround) e noto che oltre a vennirmi la PELLE D'OCA
il ronzio è sparito!Suppongo che il ronzio sia causato dalle vecche incisioni di all'ora o altro.Eccellente di come si ascolta con raffinatezza la musica da questo scatolino:-) complimenti
a playstereo e alla Beresford.
In principio fu la scoperta del DAC USB Trends UD-10.1, scatolina magica capace di trasformare il computer – nel mio caso un Mac – in una sorgente audio di qualità. Nel disco rigido esterno, un Western Digital, solo file rigorosamente lossless, e iTunes come audio player. Poi, per esigenze di spazio, una coppia di mini diffusori (mini solo nelle dimensioni) Indiana Line Musa 105 dall'eccellente rapporto qualità/prezzo, collocati su stand Atacama Nexus 6. Il tutto collegato ad un vecchio amplificatore integrato Harman/Kardon HK 650 tramite cavi di segnale G&BL HPA e cavi di potenza AudioQuest Flat Series CV-1. Per l'alimentazione dell'UD-10.1 ho scelto uno ZetaGi 152. Non sto qui ad annoiarvi con dettagliate impressioni d'ascolto, mi limito a dire che il suono di questo piccolo ed economico impianto Hi-Fi è pulito e gradevolissimo. Un sentito ringraziamento a Coral Electronics srl, per la serietà e la sollecitudine dimostrate nel post vendita, e a PlayStereo nella persona di Gerardo Ventura per la cortesia e la disponibilità.
Il nome dell'Azienda che produce i diffusori Indiana Line è Coral Electronic srl, non "Electronics", come erroneamente riportato nel mio precedente commento. Mi scuso per la svista.
Ho da qualche anno questi cavi sul mio impianto, comprati proprio qui da Playstereo. Li considero veramente ottimi. Ho un impianto composto da Lettore CD Arcam CD37, Ampli Dussum V8 e Diffusori B&W 803D. I cavi in questione s'intefacciano perfettamente ed a mio parere contribuiscono in maniera determinante al risultato finale: Suono pulito, dettagliato e piacevolmente armonioso. Li consiglio. D'aspetto dapprima strano (sembrano cavi d'antenna e ne hanno il diametro esterno), bianchi e molto rigidi (l'argentatura sul rame, + la guaina esterna che avvolge i 2 conduttori intrecciati, ognuno dentro la sua guaina) ma ha oltretutto il vantaggio che come li modelli rimangono) hanno una spessa schermatura in PVC. Il diametro dei conduttori è di 2,5 mm. Io li tengo oltretutto sollevati di circa 1Cm da terra con delle spugnette di materiale fonoassorbente per evitare ipotetiche interferenze dal pavimento. (sai com'è... magari non ci credo, ma visto che non costa nulla...).
Saluti.
Michelangelo
Ho acquistato da piu' di due anni ormai questo piccolo gioiellino hi tech , dopo una prova serale sulle mie Klipsch La Scala , per fare felice un amico che gia' lo possedeva . Il mio precedente amplificatore , un monotriodo 300 B con trasformatori Tango in argento , alimentazione con raddrizzatore a tubi , cablaggio in aria ecc. ecc. mi osserva da allora ( inerte ) con tutto il suo tonnellaggio e il suo sex appeal mentre mi godo il Ta ....
Certo la timbrica delle 300 B e' magnifica ma la velocita' , definizione e ricostruzione spaziale del Ta sono incredibili .
Se siete fortunati possessori di diffusori ad alta efficenza spendetevi questa cifretta e non crederete alle Vs. orecchie !
Basta effetto placebo : conta quello che senti .
Lettore cd Copland 266 , cavi Audioquest argento piccoli segnali , Kimber treccia Nero Blu potenza . Saluti .
Avevo già acquistato un SRW 2A con ottimi risultati sonici, sono prodotti robusti e ben fatti che valgono il loro prezzo. Unico appunto,per quanto mi riguarda : dovrebbero fornire delle sottopunte un pò più grandi, sarebbe più agevole per mettere il tavolo in bolla.
Ad ogni modo sono soddisfatto e lo consiglio a chi vuole ottere buoni risultati senza spendere cifre da capogiro.
Ho ricevuto questo tipo di selettore che oh cercato insistentemente e per puro caso sono venuto a conoscenza che playstereo lo aveva perchè alla voce 'prodotti' non c'è.
Cmq ora lo ho e solo playstereo lo poteva avere. Grazie!!!
Che dire...montate ieri 11 agosto con stand della foundation,sono naturali come me li aspettavo,nessuna colorazione del suono,basso controllato,ma ricordatevi che a monte hanno bisogno di elettroniche valide se no non rendono come dovrebbero.
Ah! dimenticavo... mettete i suoi stand della foundation se volete una resa ottimale del diffusore.
Avevo la necessità di amplificare la cuffia che stavo per acquistare, una Beyerdynamic DT 880 pro, così anche su consiglio di Playstereo ho acuistato il carat-ruby e dopo averlo rodato per circa 100 ore posso scrivere alcune impressioni su questo magnifico prodotto.
L'ho collegato al mio Mac Pro con SO 10.6 tramite USB ed è stato subito riconosciuto come una nuova scheda audio senza la necessità di installare alcun driver.
L'ho ascoltato a lungo con la cuffia che avevo appena acquistato per cui non mi sono reso conto subito del balzo qualitativo che aveva fatto l'ascolto su cassa acustica di cui mi ritenevo già soddisfatto...
In accoppiata con l'ottimo trends audio 10.1 su casse indiana Line Arbour 4.06 e cavi di potenza Cable Talk 3.1 il tutto si è messo a suonare in maniera sorprendente.
Ho guadagnato molta ampiezza dello stage, la definizione è di molto aumentata in particolare su voce (Annie Lennox - Through the Glass Darkly) e strumenti acustici (Loreena McKennit - Tango to Evora). Anche pezzi difficili da pilotare con bassi potenti e continui hanno acquisito una nuova dimensione di ascolto ed equilibrio (Bird York - in the deep o Philip Glass - Koyaanisqatsi) tirando fuori dalle Indiana line dei bassi che francamente pensavo fosse impossibile che avessero.
Naturalmente l'ascolto migliore si apprezza sulle beyerdynamic, ma la resa su cassa acustica mi ha notevolmente sorpreso.
Anche i brani mp3 con bitrate 128 kbps ne hanno beneficiato aumentando la dinamica e la intellegibilità delle varie componenti sonore.
Ringrazio Playstereo per l'ottimo consiglio e il consueto e impeccabile servizio di vendita.
Ottimo per collegare qualsiasi giradischi anche a impianti mini hi-fi compatti grazie ai cavi adattatori in dotazione. Stupefacente rapporto qualità/prezzo. Ottimo anche il servizio postale offerto da Plaustereo.
Pocche setttimane fa ho scoperto l'esistenza di questo piccolo ampli T-amp conosciuto in tutto il mondo. Ho letto le prove fatte su TNT-AUDIO e devo dire che sono rimansto meravigliato da ciò che dicevano della qualità sonoro. cosi ho deciso di comprarlo insieme ad un paio di ottime I.L. le Tesi 260. Le casse con l'amplificatore mi è arrivato proprio oggi pomeriggio e in serata ho avuto modo ti provarle. Ancoro devo rodare sia le casse che l'ampl. Devo dire che il suono è fantastico senza fruscii o rumori di vario genere. La qualità è buona nonostante ancora sono da rodare. Volevo ringraziare PlayStereo per la serietà. Indiana Line Tesi 260 è T-amp Sonic impact gen2 si accoppiano in maniera perfetta.
Il riferimento è il buon X-cans V1.
Premetto che si tratta di acquisti recenti.
Le caratteristiche che differenziano il Burson dal X-Can sono la spazialità, la definizione negli acuti, la dinamica, ovviamente a vantaggio del Burson.
SUlla costruzione, sulla solidità non posso che confermare. Cercavo un ascolto di riferimento e sono decisamente contento. Il mio personale problema è che ora ho l'orecchio viziato da un ascolto a mio parere di grande qualità e altre fonti ormai sono diventate ripiego.
Ottimo anche sulla fatica d'ascolto, sedute lunghe senza problemi. Unico neo, il cavo elettrico ha la terminazione per le spine australiane, ma nulla vieta di inserire una spina tripolare italiana evitando i cavi preformati con spina tedesca.
Recentemente ho cambiato amplificatore, passando ad un integrato ibrido di notevole qualità e di elevato peso (più di 40 kg). Si tratta quindi di un prodotto già notevolmente ingegnerizzato e su cui di certo non sono mancati ricerca e sperimentazione. Ho provato a sostituire i piedini originali con altri a funzionamento sia accoppiante che disaccoppiante ( molle, punte ecc...) per vedere se le cose miglioravano o peggioravano.
Le differenze erano avvertibili, ma non del tutto convincenti: alcuni parametri audio miglioravano, altri peggioravano, tanto che alla fine avevo deciso di lasciare i piedini originali. Ricordandomi del buon effetto del nastro smorzante foQ ho voluto fare una prova con il foQ g53, che mi pareva il più adatto a sopportare il notevole peso.
Bene , l'effetto è stato straordinario, confermando la bontà del prodotto.
Non ho trovato alcun parametro che peggiorasse dopo avere applicato i dischetti G53 sotto i piedini : al contrario è chiaramente aumentata l'intelleggibilità di tutti gli strumenti, nei brani orchestrali, anche in quelli più complessi, e anche la timbrica è ancora più naturale e credibile, sembra quasi che l'impianto suoni più forte.
Aumentati la chiarezza e la trasparenza, ma il suono è rimasto, come piace a me, morbido e non affaticante.
Ad un prezzo più che onesto (un terzo o un quarto dei piedini che avevo provato), ho avuto risultati decisamente migliori, tanto che ovviamente ora non penso neanche lontanamente a toglierli.
Consigliatissimi !! : complimenti sia al produttore che al distributore che li ha saputi scovare, si tratta, per la mia esperienza, di prodotti di assoluta eccellenza.
Con mia sorpresa il girno dopo mi è arrivato l'alimentatore vi ringrazio per la tempestività. Ora ho un alimentatore serio per pilotare il T-Preamp e il T-Amp, se voglio.
Vi ho conosciuto per caso, comunque da voi ho trovato tutto quello che mi serviva. Siete dei mestieranti....Grazie!!!
L' ho comprato, inizialmente per quel che offriva il suo progetto, una valvola che raddrizza la corrente in entrata e uno stadio mosfet in classe A che praticamente amplifica il segnala della stessa visto l' esiguo numero di componenti in mezzo. Una manna dico io !
Tra i malati delle valvole c'e' sempre la solita domanda ….. "ma tu ascolti la valvola o la musica??" ecco io sono quello dei primi!!!
Più' seriamente, trovo l' amplificazione a valvole una cosa estremamente pratica, poiché' in funzione della catena si può realmente cambiare il carattere del dispositivo in questione senza rimanere legati "all' assolutezza" timbrica del dispositivo a mosfet.
Detto questo, posso solo dire che la recensione di TNT audio è assolutamente combaciante con ciò che mi sono ritrovato io per le mani ma …….
Mi chiedo perchè mai non abbia provato altre valvole con il gingillo visto che tra l' altro ne ha solo una!
In effetti la 6H23n fornita di serie nella versione SE è una buona valvola, ma io l' ho trovata piatta … intendiamoci, non che non faccia bene il suo lavoro, ma…. vogliamo vedere se si sente veramente suonare la valvola e basta ?
Gli amici sono sempre gli amici, grazie a loro mi ritrovo nel giro di due ore una Sylvania 5814A e una
EI 6DJ8.
Presi ormai dalla sfida decidiamo di alimentarle a 12V anziché 16.5 come indica il manuale.
Il risultato ? signori ….. veramente c'e' da rimanere di stucco.
La 5814A dopo un oretta tira fuori il meglio di se, il suono è caldo le voci e gli strumenti sono saldi, nitidi.
Working Man Blues di Chris Barber e la sua band dal vivo è li, ci sono tutti gli strumenti unico neo il "fuoco"
della sorgente musicale è un po troppo stretto.
Secondo me è questo li il limite del PA, nello stadio di amplificazione finale, forse mettendoci le mani …..
Con la EI 6DJ8 la cosa cambia radicalmente e accidenti se cambia!
Tutto adesso respira di più e le alte sono molto più nitide meno setose, le voci sono un pelino indietro (sempre il limite dei mosfet)ed il basso al di sotto dei 100Hz è vivo, ma che diavolo ci diciamo! è questa la caratteristica di queste due valvole!
Conclusioni, Trovo questo giocattolino veramente versatile.
Direi sia orientato ad una utenza che cerca la giusta "personalizzazione" della voce del' impianto.
Per contro presenta un palcoscenico lggermente ristretto (ma insomma per quello che lo paghi è pure troppo!!!)
Nota dolente la componentistica: i trimmer di regolazione del guadagno della valvola sono decisamente poveri!!!! dopo un paio di regolazioni sono praticamente saltati!
Il potenziometro emette un sospettoso fruscio sul canale sinistro (stesso difetto riportato da TNT), cambiatelo, il potenziometro è fondamentale nel' attenuazione del segnale.
N.B. dopo aver cambiato i succitati compenenti le cose sono cambiate e pure parecchio!!!!! ……
ma la recensione "deve" riferirsi al prodotto "as is".
Comunque inizio ha collegare il B. al pc tramite USB, inserisco il primo cd (vecchio di Ennio Morricone 1989) e noto dei ronzii in cuffia controllo muovendo il cavo usb e il jack della cuffia
(sennheiser HD595) niente il ronzio persiste rimango un pò perplesso allora decido di cambiare cd vado al top e metto musica particolare della cybertrack virtual audio project (dolby surround) e noto che oltre a vennirmi la PELLE D'OCA
il ronzio è sparito!Suppongo che il ronzio sia causato dalle vecche incisioni di all'ora o altro.Eccellente di come si ascolta con raffinatezza la musica da questo scatolino:-) complimenti
a playstereo e alla Beresford.
Saluti.
Michelangelo
Certo la timbrica delle 300 B e' magnifica ma la velocita' , definizione e ricostruzione spaziale del Ta sono incredibili .
Se siete fortunati possessori di diffusori ad alta efficenza spendetevi questa cifretta e non crederete alle Vs. orecchie !
Basta effetto placebo : conta quello che senti .
Lettore cd Copland 266 , cavi Audioquest argento piccoli segnali , Kimber treccia Nero Blu potenza . Saluti .
Ad ogni modo sono soddisfatto e lo consiglio a chi vuole ottere buoni risultati senza spendere cifre da capogiro.
Cmq ora lo ho e solo playstereo lo poteva avere. Grazie!!!
Ah! dimenticavo... mettete i suoi stand della foundation se volete una resa ottimale del diffusore.
L'ho collegato al mio Mac Pro con SO 10.6 tramite USB ed è stato subito riconosciuto come una nuova scheda audio senza la necessità di installare alcun driver.
L'ho ascoltato a lungo con la cuffia che avevo appena acquistato per cui non mi sono reso conto subito del balzo qualitativo che aveva fatto l'ascolto su cassa acustica di cui mi ritenevo già soddisfatto...
In accoppiata con l'ottimo trends audio 10.1 su casse indiana Line Arbour 4.06 e cavi di potenza Cable Talk 3.1 il tutto si è messo a suonare in maniera sorprendente.
Ho guadagnato molta ampiezza dello stage, la definizione è di molto aumentata in particolare su voce (Annie Lennox - Through the Glass Darkly) e strumenti acustici (Loreena McKennit - Tango to Evora). Anche pezzi difficili da pilotare con bassi potenti e continui hanno acquisito una nuova dimensione di ascolto ed equilibrio (Bird York - in the deep o Philip Glass - Koyaanisqatsi) tirando fuori dalle Indiana line dei bassi che francamente pensavo fosse impossibile che avessero.
Naturalmente l'ascolto migliore si apprezza sulle beyerdynamic, ma la resa su cassa acustica mi ha notevolmente sorpreso.
Anche i brani mp3 con bitrate 128 kbps ne hanno beneficiato aumentando la dinamica e la intellegibilità delle varie componenti sonore.
Ringrazio Playstereo per l'ottimo consiglio e il consueto e impeccabile servizio di vendita.