Giudizio complessivo
5
12 Recensioni
Qualità
(5)
Vi****** *******io
UN GRAN BEL CAVO
Per me è semplice scrivere una “buona recensione” per il cavo Tellurium: da oltre 1 anno i mie sistemi di ascolto - da pavimento e da scrivania - sono corredati da cavi di segnale e di potenza della Tellurium. L’ultimo acquisto è il cavo di segnale Q Ultra Black II che ha sostituito il Q Black nel collegamento tra amplificatore e cd player della Unison Research. Un Q Black di potenza collega l’amplificatore ai diffusori da pavimento Opera V. In sintesi: l’Ultra Black II è un gran passo avanti rispetto al Q Black, è il cavo - che più di altri - mi ha sorpreso nel corso degli ultimi anni. Non ho mai speso tantissimo per i cavi, ho spesso acquistato cavi usati della Van den Hul, Supra, Chord, Audioquest, Mogani, che per anni interi ho usato per i miei diffusori ed elettroniche ( ormai vecchie di 18 anni). Grazie all’occasione offerta da PLAYSTERO ho permutato i miei vecchi (ed amati) cavi con quelli della Tellurium e poiché con il trascorrere dei giorni l’ascolto della musica si faceva sempre più piacevole ho deciso di sostituire tuitti i cavi con quelli della Tellurium, e questo per entrambi i miei due impianti da ascolto. Ritornando al Q Ultra Black II mi ripeto, è un cavo che più di altri mi ha sorpreso per qualità costruttiva e sonora. Ascolto prevalentemente musica classica ma i miei gusti vanno da Bach a De Gregori, ebbene, il cavo - ma credo sia l’impianto di ascolto - nei pieni orchestrali, per esempio della ottava di Mahler, riesce a districarsi nella massa sonora dando l’idea dello spazio tra uno strumento ed un altro, tra una voce ed un’altra e non è solo questione di dettaglio, nitidezza o timbro, ma di “aria” tra uno strumento e l’ altro. Non sono uno di quelli che si soffermano sui dettagli “dei bassi controllati e degli alti più cristallini” ma l’aspetto che più caratterizza il Q Ultra Black II - in confronto con il Q Black - è la capacità di ricostruire una scena acustica più ampia, più dettagliata con una migliore separazione tra i canali destro e sinistro, in una sola parola “ più vera e credibile”. Insomma al di là di “volubili analisi sonore”, l’ascolto è soddisfacente, la musica fluisce libera e senza intoppi e l’ascolto è piacevolissimo.
I cavi sono ben fatti , si intuisce la qualità della cura e dei materiali costruttivi: sono flessibili ( più dei Q Black) e questo per me è improntate visto che spesso i cavi devono muoversi in spazi ristretti . Inoltre il serraggio dei connettori RCA con le elettroniche è perfetto. Si tratta di cavi direzionali e so bene che moltissimi non credono alla “direzionalità della corrente” ma George Cardas sostiene che “spostare i cavi crea cariche elettrostatiche sbilanciate nel dielettrico dei cavi di segnale e stress meccanico nei cavi di potenza. Questo spiega perchè spostare i cavi dalla loro solita posizione è una cosa da evitare ad ogni costo.” Aggiungo: la direzionalità del cavi ci consente di evitare l’inversione continua e casuale dei cavi quando li spostiamo da una elettronica ad un altra o quando sostituiamo un cavo con un altro.
Infine, il cavo costa 460€, circa 100€ in più rispetto al Q Black e le differenze si sentono tanto che sto già pensando di acquistare un secondo Q Ultra Black II per il mio impianto da scrivania.

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