Gi****** *****ce
Complimenti come al solito per il servizio
il pacco è arrivato ieri ma ho potuto montare il tutto solo oggi.
grazie al trimmer ho settato il voltaggio a poco più di 12v,
12,30 per l'esattezza e collegato al superpro 707 ( il cavo che
mi avete fornito è perfetto )
il miglioramento con i dac è enorme , devo ancora provarlo
con l'ampli.
grazie ancora
alla prossima
Lu** **va
Un vero "coltellino svizzero" per la cura dello stilo!!! Davvero un ottimo prodotto!
E non posso esimermi dal fare ancora una volta i complimenti per l'eccezionale professionalità mostrata costantemente dallo staff di Playstereo. Siete una sicurezza.

Luca Fava
En**** *****no
..dopo 10 anni ho provato a cambiare la ortofon OM5 del mio pro-ject Debut II, semplicemente eccezionale il salto qualitativo! separazione dei canali, gamma dinamica, dettaglio, focalizzazione degli strumenti...Grado batte Ortofon 10 a 0
14 Years  ago
Lu** ******** ****zi
… e per completare il sistema a monte ci sta un glorioso (modo elegante per dire vecchio!) Denon 2900 multistandard; a valle troviamo due diffusori da pavimento monovia con trasduttori ATD da 16, cm caricati in bass-reflex, di medio-alta efficienza.

Certamente i più “adepti” avranno notato che ho citato due volte il Burson ed in particolare che considero la sezione DAC USB interna come apparecchiatura a se stante. E’ proprio da qui che inizio a stendere alcune note, spero per voi utili, sull’impianto che ho… ricostruito. Questa sezione DAC non deve essere considerata un’aggiunta “commerciale” per rendere più appetibile il pre – ampli cuffia: è un DAC molto musicale e dopo pochi istanti di ascolto ha sostituito definitivamente la sezione di conversione del Denon sia per i CD sia per la riproduzione dei DVD-Audio acquistati ovvero ottenuti “solidificando” la musica liquida HD presente in rete. Solo la conversione del protocollo DSD dei SACD continua ad essere svolta dal vecchiotto,,, e lo fa ancora bene! Si accede al DAC anche attraverso la porta USB e i risultati ottenuti in abbinamento a Foobar2000/WASAPI sono notevoli: il Concerto per Pianoforte e Orchestra ormai simbolo di Grieg, campionato a 96KHz/24bit è un esempio palese di musicalità e realismo raggiungibili dal sistema.

Considerando invece il poliedrico Burson come pre abbinato ai KingRex posso affermare che il connubio è vincente. Il T20 da solo è un buon amplificatorino e la PSU (consigliatissima) rende il messaggio sonoro più sostanzioso e materico. Quando però aggiungiamo il Burson allora siamo davanti ad una vera e propria trasformazione: la spazialità della scena aumenta indistintamente sui tre assi, il suono fluisce senza il minimo accenno di sforzo, acquistando naturalezza e coerenza armonica. E’ un processo di maturazione che è evidente se si parte dal solo T20 per poi aggiungere la PSU, il Burson e la sezione DAC. Si ottiene un equilibrio incredibile e un realismo che mai, nel mio ambiente domestico, ho potuto apprezzare. Il palco virtuale è stabile senza sfarfallii con una precisa messa a fuoco… eppure i musicisti non appaiono “inchiodati” in una posizione puntiforme e surreale. Naturalezza ho detto e non intendo: suono forzatamente eufonico, privo di dinamica e di ritmo: non intendo quel suono opaco che fa il verso a valvolari di pessima fattura. Ho passato ore ad ascoltare di tutto: dai variopinti lavori del Pat Metheny Group ai concerti per Fortepiano di Mozart, accompagnati da quel capolavoro che è il Concerto per Clarinetto Basson addomesticato dal talento di Anton Pay. Se poi ascoltiamo il SACD Telarc del trio Peterson/Brown/Jackson allora la matericità dell’evento porta a riflessioni amare perché è palese che il formato DSD è di gran lunga superiore al PCM anche se a 192KHz – 24bit… ma questo è un mio personalissimo parere.
Ho passato sei mesi in compagnia di questa catena e solo ora pubblico questi appunti perché temevo fossero dettati dall’entusiasmo adolescenziale della novità, ma dopo questo tempo penso non sia così.
E’ un sistema per ambienti domestici di 30 o poco più mq. Se avessi un salone Hi-End dedicato, con tappeti, trappole acustiche ecc… certamente volgerei lo sguardo altrove; se l’obiettivo è ottenere una riproduzione naturale, realistica e al contempo emozionante in un normale appartamento, con una spesa terrestre e oculata, allora l’abbinamento va considerato.

Se i familiari occupano la stanza dove ascolti musica, oppure si fa tardi, il Burson occupa il posto che natura gli ha riservato e in abbinamento alla cuffia Tesla beh…. si fanno le ore piccole. Certamente l’ascolto in cuffia permette di apprezzare dettagli e sfumature impossibili per due diffusori obbligati a suonare in un ambiente non controllato: la profondità del basso e la sua ricchezza armonica sono da record. La particolare conformazione della Tesla evita di avere il suono in testa anche se non possiamo parlare di vera ricostruzione ambientale ma di un tentativo riuscito di “distribuzione” spaziale. Dettagli, mimicrodinamica, senso del ritmo, mano di velluto ove occorre e guizzo dinamico al giusto posto… questo si ottiene dall’accoppiata Tesla/Burson. Certo, manca la fisicità dell’evento ma il risultato è di alto livello e poco dopo ho destinato le mie due precedenti cuffie (di pregio) al mercatino dell’usato…

Sono molto soddisfatto e lo avete capito, per vari motivi fra cui la consulenza pre vendita del Dott. Ventura e la tempestiva spedizione del materiale. Anche ricevere la Beyerdynamic nel suo cofanetto di alluminio e non nel cartone è stato veramente piacevole. Un plauso alla confezione del Burson contenente tutti i cavi di collegamento necessari e di fattura molto più che decorosa. Stesso plauso agli imballi dei KingRex in barba al loro prezzo contenuto.
Unica amarezza è vedere i vecchi componenti del mio impianto giacere in cantina e ancor più dolente è considerare quanto ho speso per acquistarli.
Forse qualche produttore Hi-End dovrebbe farsi un bel esame di coscienza…

Lo Speziale
14 Years  ago
Lu** ******** ****zi
… e per completare il sistema a monte ci sta un glorioso (modo elegante per dire vecchio!) Denon 2900 multistandard; a valle troviamo due diffusori da pavimento monovia con trasduttori ATD da 16, cm caricati in bass-reflex, di medio-alta efficienza.

Certamente i più “adepti” avranno notato che ho citato due volte il Burson ed in particolare che considero la sezione DAC USB interna come apparecchiatura a se stante. E’ proprio da qui che inizio a stendere alcune note, spero per voi utili, sull’impianto che ho… ricostruito. Questa sezione DAC non deve essere considerata un’aggiunta “commerciale” per rendere più appetibile il pre – ampli cuffia: è un DAC molto musicale e dopo pochi istanti di ascolto ha sostituito definitivamente la sezione di conversione del Denon sia per i CD sia per la riproduzione dei DVD-Audio acquistati ovvero ottenuti “solidificando” la musica liquida HD presente in rete. Solo la conversione del protocollo DSD dei SACD continua ad essere svolta dal vecchiotto,,, e lo fa ancora bene! Si accede al DAC anche attraverso la porta USB e i risultati ottenuti in abbinamento a Foobar2000/WASAPI sono notevoli: il Concerto per Pianoforte e Orchestra ormai simbolo di Grieg, campionato a 96KHz/24bit è un esempio palese di musicalità e realismo raggiungibili dal sistema.

Considerando invece il poliedrico Burson come pre abbinato ai KingRex posso affermare che il connubio è vincente. Il T20 da solo è un buon amplificatorino e la PSU (consigliatissima) rende il messaggio sonoro più sostanzioso e materico. Quando però aggiungiamo il Burson allora siamo davanti ad una vera e propria trasformazione: la spazialità della scena aumenta indistintamente sui tre assi, il suono fluisce senza il minimo accenno di sforzo, acquistando naturalezza e coerenza armonica. E’ un processo di maturazione che è evidente se si parte dal solo T20 per poi aggiungere la PSU, il Burson e la sezione DAC. Si ottiene un equilibrio incredibile e un realismo che mai, nel mio ambiente domestico, ho potuto apprezzare. Il palco virtuale è stabile senza sfarfallii con una precisa messa a fuoco… eppure i musicisti non appaiono “inchiodati” in una posizione puntiforme e surreale. Naturalezza ho detto e non intendo: suono forzatamente eufonico, privo di dinamica e di ritmo: non intendo quel suono opaco che fa il verso a valvolari di pessima fattura. Ho passato ore ad ascoltare di tutto: dai variopinti lavori del Pat Metheny Group ai concerti per Fortepiano di Mozart, accompagnati da quel capolavoro che è il Concerto per Clarinetto Basson addomesticato dal talento di Anton Pay. Se poi ascoltiamo il SACD Telarc del trio Peterson/Brown/Jackson allora la matericità dell’evento porta a riflessioni amare perché è palese che il formato DSD è di gran lunga superiore al PCM anche se a 192KHz – 24bit… ma questo è un mio personalissimo parere.
Ho passato sei mesi in compagnia di questa catena e solo ora pubblico questi appunti perché temevo fossero dettati dall’entusiasmo adolescenziale della novità, ma dopo questo tempo penso non sia così.
E’ un sistema per ambienti domestici di 30 o poco più mq. Se avessi un salone Hi-End dedicato, con tappeti, trappole acustiche ecc… certamente volgerei lo sguardo altrove; se l’obiettivo è ottenere una riproduzione naturale, realistica e al contempo emozionante in un normale appartamento, con una spesa terrestre e oculata, allora l’abbinamento va considerato.

Se i familiari occupano la stanza dove ascolti musica, oppure si fa tardi, il Burson occupa il posto che natura gli ha riservato e in abbinamento alla cuffia Tesla beh…. si fanno le ore piccole. Certamente l’ascolto in cuffia permette di apprezzare dettagli e sfumature impossibili per due diffusori obbligati a suonare in un ambiente non controllato: la profondità del basso e la sua ricchezza armonica sono da record. La particolare conformazione della Tesla evita di avere il suono in testa anche se non possiamo parlare di vera ricostruzione ambientale ma di un tentativo riuscito di “distribuzione” spaziale. Dettagli, mimicrodinamica, senso del ritmo, mano di velluto ove occorre e guizzo dinamico al giusto posto… questo si ottiene dall’accoppiata Tesla/Burson. Certo, manca la fisicità dell’evento ma il risultato è di alto livello e poco dopo ho destinato le mie due precedenti cuffie (di pregio) al mercatino dell’usato…

Sono molto soddisfatto e lo avete capito, per vari motivi fra cui la consulenza pre vendita del Dott. Ventura e la tempestiva spedizione del materiale. Anche ricevere la Beyerdynamic nel suo cofanetto di alluminio e non nel cartone è stato veramente piacevole. Un plauso alla confezione del Burson contenente tutti i cavi di collegamento necessari e di fattura molto più che decorosa. Stesso plauso agli imballi dei KingRex in barba al loro prezzo contenuto.
Unica amarezza è vedere i vecchi componenti del mio impianto giacere in cantina e ancor più dolente è considerare quanto ho speso per acquistarli.
Forse qualche produttore Hi-End dovrebbe farsi un bel esame di coscienza…

Lo Speziale
Lu** ******** ****zi
… e per completare il sistema a monte ci sta un glorioso (modo elegante per dire vecchio!) Denon 2900 multistandard; a valle troviamo due diffusori da pavimento monovia con trasduttori ATD da 16, cm caricati in bass-reflex, di medio-alta efficienza.

Certamente i più “adepti” avranno notato che ho citato due volte il Burson ed in particolare che considero la sezione DAC USB interna come apparecchiatura a se stante. E’ proprio da qui che inizio a stendere alcune note, spero per voi utili, sull’impianto che ho… ricostruito. Questa sezione DAC non deve essere considerata un’aggiunta “commerciale” per rendere più appetibile il pre – ampli cuffia: è un DAC molto musicale e dopo pochi istanti di ascolto ha sostituito definitivamente la sezione di conversione del Denon sia per i CD sia per la riproduzione dei DVD-Audio acquistati ovvero ottenuti “solidificando” la musica liquida HD presente in rete. Solo la conversione del protocollo DSD dei SACD continua ad essere svolta dal vecchiotto,,, e lo fa ancora bene! Si accede al DAC anche attraverso la porta USB e i risultati ottenuti in abbinamento a Foobar2000/WASAPI sono notevoli: il Concerto per Pianoforte e Orchestra ormai simbolo di Grieg, campionato a 96KHz/24bit è un esempio palese di musicalità e realismo raggiungibili dal sistema.


Se i familiari occupano la stanza dove ascolti musica, oppure si fa tardi, il Burson occupa il posto che natura gli ha riservato e in abbinamento alla cuffia Tesla beh…. si fanno le ore piccole. Certamente l’ascolto in cuffia permette di apprezzare dettagli e sfumature impossibili per due diffusori obbligati a suonare in un ambiente non controllato: la profondità del basso e la sua ricchezza armonica sono da record. La particolare conformazione della Tesla evita di avere il suono in testa anche se non possiamo parlare di vera ricostruzione ambientale ma di un tentativo riuscito di “distribuzione” spaziale. Dettagli, mimicrodinamica, senso del ritmo, mano di velluto ove occorre e guizzo dinamico al giusto posto… questo si ottiene dall’accoppiata Tesla/Burson. Certo, manca la fisicità dell’evento ma il risultato è di alto livello e poco dopo ho destinato le mie due precedenti cuffie (di pregio) al mercatino dell’usato…

Sono molto soddisfatto e lo avete capito, per vari motivi fra cui la consulenza pre vendita del Dott. Ventura e la tempestiva spedizione del materiale. Anche ricevere la Beyerdynamic nel suo cofanetto di alluminio e non nel cartone è stato veramente piacevole. Un plauso alla confezione del Burson contenente tutti i cavi di collegamento necessari e di fattura molto più che decorosa. Stesso plauso agli imballi dei KingRex in barba al loro prezzo contenuto.
Unica amarezza è vedere i vecchi componenti del mio impianto giacere in cantina e ancor più dolente è considerare quanto ho speso per acquistarli.
Forse qualche produttore Hi-End dovrebbe farsi un bel esame di coscienza…

Lo Speziale
Mi***** ***is
Dopo circa 100 ore di ascolto posso dire che questo mini amplificatore è incredibile. Più piccolo di un pacchetto di sigarette, regala un'ottima esperienza d'ascolto, che, a quanto ho letto, dovrebbe solamente migliorare col passare del tempo. Pilota senza grossi problemi le HD650.

Acquisto senz'altro consigliato.
An***** ** ****HI
Ottimi piedini. Risolvono il problema dei sochi sui mobili, ma non solo! sono superlativi come isolatori antivibranti. Grazie della recensione che fate del prodotto. E' convincente e risponde a verità. Saluti Antonio Li Vecchi
An***** ** ****HI
Sono rimasto piacevolmente colpito per la loro chiarezza e profondità di suono rispetto alle punte che le Linn Kaber mi restituivano quando suonavano. Prodotto da acquistare ad occhi chiusi per la loro facilità di inserimento e per l'impatto sonoro che producono.
Grazie e buon lavoro. Antonio Li Vecchi
al***** *****hi
Playstereo mi ha spedito il FiiO D3 in tempi brevissimi, dimostrando un'efficiente organizzazione ed una serietà ormai rara. Il convertitore restitusce un suono caldo, pastoso e dettagliato, tale da soddisfare anche gli audiofili più incalliti, ovviamente con i limiti degli apparecchi che vi si collegano. Non va poi dimenticato che convertitori simili vengono venduti anche a 100 euro.
En**** *****no
Dico solo una cosa, eccezionale! e lo dico con la coscienza di uno che è anni che gira per saloni e fiere hi-fi dove il marketing è al primo posto!..questo scatolotto è la sitesi di come dovrebbe essere un ampli: poco ingombrante (grazie alla classe D) ben costruito, musicale su tutto lo spettro sonoro, potente (non fatevi ingannare dai 14w dichiarati) e soprattutto poco costoso! COMPRATELO
14 Years  ago
Gi****** ***ci
Consigliatissimo in caso di sorgenti numerose.
Robusto, funzionale e bello.
Ro***** *****hi
Compatto , minimalista , ben rifinito ; il case e' costruito intorno al manopolone che domina sulla parte frontale.
Dotato di un grande suono incredibilmente potente e dinamico.
A me piace molto....non mi pento di averlo regalato...mi pento di non essermelo regalato :)
14 Years  ago
Ro***** *****hi
Piccolo , carino , simpatico , suona bene e costa poco !
Si puo' almentare anche da porta USB del PC !
Testato collegandondolo via cavo coassiale digitale a una scheda audio firewire ( usata come trasporto da PC ).....anche a 192 khz - 24 bit fa' il suo dovere !
Ro***** *****hi
Il mio eeepc con Foobar e Wasapi sta suonando alla grande grazie a questo magnifico ageggio ( ...e agli altri aggeggi della catena ) .
Funziona bene sia collegato direttamente all' ampli tramite line out sia collegato al FiiO D3 tramite cavo coassiale ( preferisco il line out dell' E10 collegato direttamente all' ampli ) !
L' ampli per cuffia' e' potente e garantisce un buon ascolto.
L' oggetto e' veramente bellino da vedere con la rotellina del potenziometro zigrinata e incorniciata da una lucetta blu, il case e' in alluminio.
Grazie a Playstereo che anche sotto natale e' riuscita a consegnarmi il giocattolino in 24 ore .
ma****** ********ra
dopo averli collegati ,non sentivo la differenza,anche perche' avevo gia' dei cavi discreti.continuando,l'ascolto ho notato una lieve e piacevole musicalita' qualita' prezzo ottimi vivamente consigliato per new entry level.servizio di spedizione ottimo,imballaggio della merce ottimo.servizio complessivo di playstereoaudioshop impeccabile,sono al secondo acquisto di merce da qesto sito,e sicuramente coninuero' prossimi acquisti serieta' e qualita' dei prodotti ottima grazie mille playstereoshop
ma****** ********ra
dopo averli collegati ,non sentivo la differenza,anche perche' avevo gia' dei cavi discreti.continuando,l'ascolto ho notato una lieve e piacevole musicalita' qualita' prezzo ottimi vivamente consigliato per new entry level.servizio di spedizione ottimo,imballaggio della merce ottimo.servizio complessivo di playstereoaudioshop impeccabile,sono al secondo acquisto di merce da qesto sito,e sicuramente coninuero' prossimi acquisti serieta' e qualita' dei prodotti ottima grazie mille playstereoshop
14 Years  ago
ni**** ******zo
Uno dei prodotti con il più alto rapporto qualità/prezzo che io abbia mai acquistato: suono trasparente, ultracompatto, costruzione in alluminio. Anche solo come piccolo amplificatore cuffia per pc, varrebbe molto di più del suo prezzo, ma è anche una valida scheda audio/dac che permette di entrare nel mondo della "musica liquida" con pochi euro: collegandolo tra il mio Eeepc e l' "ammazza-giganti Sonic Impact T-Amp" (ne ho comprati 3 in passato su Playstereo, oltre ad un Trends Audio TA-10.1) e due buone piccole casse, ho ottenuto un impiantino lowcost di ottima qualità.
Riguardo a Playstereo, posso solo dire che secondo me è un'azienda che dimostra come gli italiani possano eccellere nel loro lavoro e che per fare buoni acquisti non è necessario rivolgersi a siti esteri. Consegna quasi in meno di 24 ore lavorative, nonostante in mezzo ci sia stato il Natale! Viva l'Italia!!!
ni**** ******zo
Piccolo e di ottima costruzione e finitura, ha un suono dettagliato ed è il compagno perfetto per collegare il mio notebook al Trends Audio ed alle piccole Klipsch per ascoltare musica liquida con modica spesa.
Riguardo a Playstereo, posso solo dire che secondo me è un'azienda che dimostra come gli italiani possano eccellere nel loro lavoro e che per fare buoni acquisti non è necessario rivolgersi a siti esteri. Consegna quasi in meno di 24 ore lavorative, nonostante in mezzo ci sia stato il Natale! Viva l'Italia!!!
ni**** ******zo
Un minuscolo oggetto per potenziare ottimamente il volume del lettore Mp3 ma anche il cellulare quando voglio ascoltare musica in movimento; da comprare ad occhi chiusi, visto anche il costo a dir poco ridicolo e la comodità dell'alimentazione tramite una ministilo (si può anche utilizzare una ricaricabile).
Riguardo a Playstereo, posso solo dire che secondo me è un'azienda che dimostra come gli italiani possano eccellere nel loro lavoro e che per fare buoni acquisti non è necessario rivolgersi a siti esteri. Consegna quasi in meno di 24 ore lavorative, nonostante in mezzo ci sia stato il Natale! Viva l'Italia!!!

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